Il Museo Novecento di Firenze festeggia il decimo anniversario della sua apertura con un evento imperdibile: una mostra dedicata a una delle figure più influenti dell’arte del XX e XXI secolo, Louise Bourgeois. Questa retrospettiva, intitolata Do Not Abandon Me, è curata da Philip Larratt-Smith e Sergio Risaliti in collaborazione con The Easton Foundation e si sviluppa in due sedi espositive: il Museo Novecento e il Museo degli Innocenti.
Nata a Parigi nel 1911 e trasferitasi a New York, dove ha vissuto fino alla sua morte nel 2010, Louise Bourgeois è conosciuta per le sue opere potenti e cariche di simbolismo, che esplorano temi come la maternità, le inquietudini e la paura dell’abbandono. La sua arte, spesso influenzata dalle esperienze personali e familiari, ha avuto un impatto duraturo nel panorama artistico internazionale. Nel 1993, Bourgeois ha ricevuto il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia, consacrando ulteriormente la sua carriera straordinaria.
Louise Bourgeois : un percorso suggestivo tra arte e architettura
La mostra Do Not Abandon Me offre un percorso emozionante e suggestivo che si snoda tra le due sedi espositive fiorentine. Al Museo Novecento, le opere dialogano con l’architettura delle Ex Leopoldine, un complesso storicamente gestito da comunità femminili con una forte vocazione sociale. Questo contesto arricchisce ulteriormente l’esperienza della mostra, offrendo ai visitatori una riflessione profonda sulla condizione umana e sulle tematiche care a Bourgeois.
Tra i quasi cento capolavori esposti, spicca l’iconica scultura Spider Couple, una delle opere più potenti dell’artista. La scultura rappresenta il ragno, figura ricorrente nell'opera di Bourgeois, simbolo di protezione, tessitura e intelligenza. Il ragno, che Bourgeois associava alla figura materna, diventa un emblema di resilienza e complessità, esprimendo al contempo forza e vulnerabilità.
Louise Bourgeois : Do Not Abandon Me al Museo Novecento e al Museo degli Innocenti
La scelta del Museo degli Innocenti come seconda sede della mostra è particolarmente significativa. Questo edificio storico, progettato da Filippo Brunelleschi e inaugurato nel 1419, è stato originariamente concepito per accogliere bambini abbandonati e privo di cure familiari. L’opera Cell XVIII (Portrait), scelta da Philip Larratt-Smith in collaborazione con Arabella Natalini e Stefania Rispoli, dialoga perfettamente con l’ambiente circostante, creando una connessione tra la storia dell’edificio e i temi dell’opera.
Il focus della mostra si concentra su una serie di gouaches rosse, ispirate dal tema della madre e del bambino. Queste opere evocano la maternità e l’angoscia dell’abbandono, temi centrali nella ricerca artistica di Bourgeois. La scelta del Museo degli Innocenti non è casuale: il luogo, con la sua storia di accoglienza e cura, rappresenta il contesto ideale per esplorare queste tematiche, amplificando il messaggio dell’artista.
La mostra Do Not Abandon Me al Museo Novecento e al Museo degli Innocenti rappresenta una celebrazione significativa non solo dell’arte di Louise Bourgeois, ma anche del decimo anniversario del Museo Novecento. Con quasi cento opere esposte, questa retrospettiva offre un’opportunità unica per immergersi nel mondo complesso e affascinante di un’artista che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte contemporanea.
Se ti trovi a Firenze, questa mostra è un appuntamento imperdibile per scoprire o riscoprire il lavoro di una delle artiste più influenti del nostro tempo, in un contesto che esalta ulteriormente la potenza delle sue creazioni.
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